Ai piedi del Monte Pizzocco, nella Valbelluna, tra Feltre e Belluno, un uomo gentile dai profondi occhi azzurri ti accoglie con un sorriso e un “ciao tesoro, benvenuta” come se ti conoscesse da sempre. Questo, ho scoperto, è solo uno dei tanti modi in cui si manifesta l’ospitalità di Renato Cervo: mezzo veneto e mezzo trentino, mezzo chef e mezzo viticoltore.
San Gregorio nelle Alpi è esattamente come ci si immagina una località di montagna del Bellunese: poche case, tanto verde, un silenzio che non pesa. Ed è qui, a 550 metri di altitudine, che Renato coltiva i suoi vigneti su due piccole terrazze. In tutto, mezzo ettaro. Un fazzoletto di terra dove si respira un sogno.
Tutto è iniziato quasi per gioco. Renato acquista un terreno con una casa e chiede consiglio a un vicino viticoltore su cosa piantare. Da lì si butta a capofitto, con la passione e l’incoscienza che solo i sognatori veri possiedono. Nascono così i suoi filari di Solaris e Cabernet Cortis.
Entrambi sono vitigni PIWI , scelti non solo per adattarsi al clima di montagna, ma anche per esigenze pratiche: Renato lavora come chef in Val Pusteria e può dedicarsi al vigneto solo nei giorni liberi. Ma nonostante questo, non riesce proprio a lasciare che le vigne si arrangino da sole.
No, lui ci mette cuore e piedi nudi. Cammina tra i filari scalzo, accarezza le foglie, si emoziona parlando del timo di montagna che ha piantato all’inizio del filare, e che lo riempie d’orgoglio. Dalla strada si vede il suo grande cervo in legno, custode silenzioso del vigneto.
“Guarda che bello il timo”
è la prima cosa che ti dice.
Il rispetto per la natura si vede in ogni gesto: dai fertilizzanti autoprodotti con scarti naturali, al disinfestante creato con alcol e propoli. Ma c’è anche qualcosa di più raro e affascinante: l’elettrocoltura. Renato sperimenta i principi di Justin Christofleau, usando spirali metalliche per convogliare l’energia solare nel terreno, nella pianta, nella vita.
I vini
Il Solaris, vitigno forte e solare di nome e di fatto, lo vinifica in tre modi:
- “108” un rifermentato col fondo dalla grande acidità e vivacità.
- “Risveglio” il primo nato, un bianco fermo, floreale e particolarmente sorprendente.
- “Io Sono” una versione con breve macerazione, dorata e dal grande potenziale.
C’è poi “Calì”, il Cabernet Cortis, che nell’ultima vendemmia ha voluto affinare in barrique, ammorbidendo tutti i suoi naturali spigoli.
Una visione più grande
Renato crede nel potere della rete locale e nella possibilità concreta di difendere l’identità della Valbelluna. E ha ragione. Perché accanto alle grandi storie del vino, servono anche persone come lui: custodi silenziosi di una terra che merita di essere ascoltata.
E mentre ti saluta con la stessa gentilezza con cui ti ha accolto, con gli occhi pieni di entusiasmo, capisci che ci sono luoghi dove il vino non è solo un prodotto. È un modo di stare al mondo.
Per conoscere Renato e i suoi vini:
Indirizzo: Località Saltoi, 5 32030 – San Gregorio Nelle Alpi (BL)
Contatti: info@cervorenato.it , 347 0529321